Il codice 36 ha ammesso in maniera generica e senza limitazioni, il ricorso al meccanismo del “cumulo alla rinfusa” per i consorzi stabili, liberalizzandolo di fatto. È la conclusione cui è giunto il Consiglio di Stato con la sentenza del 29 settembre 2023 n. 8592, secondo cui nella partecipazione alle gare d’appalto è il consorzio stabile (e non già ciascuna delle singole imprese consorziate) ad assumere la qualifica di concorrente e contraente e, per l’effetto, a dover dimostrare il possesso dei relativi requisiti partecipativi, anche mediante il cumulo dei requisiti delle imprese consorziate, a prescindere dal fatto che le stesse siano designate o meno in gara per l’esecuzione del contratto di appalto.
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