DL PRESTO IN GAZZETTA

Salvini: le inchieste non fermino lo sviluppo di Milano. De Albertis: ora un Piano con housing sociale, case green e riforma urbanistica

Il ministro delle Infrastrutture anticipa gli aggiustamenti al Dl casa: “Penso all’altezza dei soffitti, alla riduzione della superficie minima per l’abitabilità, alla norma salva-Milano che interessa anche altre città”. La presidente di Assimpredil-Ance preoccupata del blocco dell’edilizia milanese che rischia di travolgere le piccole e medie imprese: “Abbiamo rispettato la legge”. Bene il decreto legge di Salvini, ma non basta, andare avanti con le altre misure. Allarme per prezzi e crescita della domanda abitativa. “Serve il supporto di Stato e Regioni” – di Mauro Giansante

Se al giano bifronte era possibile guardare solo al passato e al futuro, ieri mattina a Milano la sede dell’ANCE ha fatto da cornice a un presente a due facce. Da un lato, quella del ministro, leader politico e vicepremier Matteo Salvini e dall’altro – non a grande distanza – quella del mondo dei costruttori. Il tema è quello imperante già dalla scorsa settimana, il decreto sulla casa. “Appena uscirà in Gazzetta Ufficiale, spero a ore, lavoreremo subito come gruppo Lega agli emendamenti perché ci sono alcuni interventi che io ho già pronti, che i parlamentari hanno già pronti”, ha promesso il capo del MIT. Ma in apertura dei lavori dell’evento “La casa per gli italiani”, la presidente di Assimpredil Regina De Albertis ha avvertito: quelle contenute nel decreto sono sì “misure di buon senso, che vanno ad incidere su situazioni interne” risolvendo “piccole difformità”. Ma, c’è sempre un ma, anzi più d’uno. “Non risolve i problemi della casa, in particolare nelle aree a maggiore densità di domanda”.

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CORTE DEI CONTI
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Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA
di Niccolò Grassi
Il chiarimento della sentenza del 16 aprile: la stazione appaltante non deve essere qualificata per poter valutare una proposta di PPP presentata ai sensi dell’art. 193 del nuovo Codice.
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La Scheda AVR è uno strumento utilizzato dalle Stazioni Appaltanti per comunicare all’ANAC i dati anagrafici degli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare a procedure di affidamento. Invece, la Scheda TVR è come un “comunicato di chiusura”. La Stazione Appaltante la invia all’ANAC per informare che il processo di verifica avviato con la Scheda AVR si conclude senza che si arrivi a un affidamento.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
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Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
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È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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