“Abbiamo costruito questo decreto salva casa nell’arco di un anno insieme agli ordini professionali, le associazioni, le imprese e i comuni”, esordisce il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in conferenza stampa. E’ il giorno della presentazione degli emendamenti lavorati dalla Lega alla norma che è entrata in vigore la scorsa settimana e che più volte è stata definita dal leader leghista non come un condono – “quelli si fanno per le ville con piscina” – bensì come una risposta a diverse storture del mondo edilizio. Il cosiddetto salva-casa, dunque, rientra in un più largo piano casa Italia “volto a fornire risposte concrete al disagio abitativo tramite il riordino e la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale e sociale”, si legge nel documento illustrato alla Camera da Salvini insieme al capogruppo al Senato del Carroccio Massimiliano Romeo e al deputato Gianpiero Zinzi. Se questo decreto si occupa di edilizia privata, infatti, “chiederemo come Lega il mandato perché questo decreto possa occuparsi di tutto il comparto, quindi anche di edilizia residenziale e sociale”.
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