Si allunga lo scontro tra ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) e i professionisti sull’equo compenso. Quanto previsto dalla legge 49 del 21 aprile 2023, nonché dal nuovo codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023) è stato recentemente difeso dalla sentenza del TAR della Regione Veneto datata 3 aprile 2024, n. 632. Dopo la nota dell’Autorità alla cabina di regia di Palazzo Chigi con cui il 19 aprile è stata annunciata la scelta sul bando di gara per i servizi di ingegneria e architettura, difendendo la via concorrenziale per la determinazione dei prezzi degli appalti, il 30 aprile sono pervenute le reazioni congiunte da Fondazione Inarcassa (intervenuta anche con un’altra nota insieme a Consiglio nazionale degli ingegneri e Consiglio nazionale degli Architetti contro i ribassi arbitrari), Confedertecnica, Inarsind, Aidia, Assoinar, Ala, Singeop e Federarchitetti.
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