“E’ fondamentale che la Pubblica amministrazione riconosca gli aumenti contrattuali in fase di appalti. Riconoscendo la qualità e non solo l’offerta economica più bassa”. E’ la richiesta che è giunta dal presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, nella sua relazione ai lavori dell’assemblea nazionale, ieri a Roma. Gardini ha toccato anche il tasto dolente dei crediti vantati dalle imprese di Confcooperative nei confronti della Pa: si tratta di “2,5 miliardi con pagamenti medi a 92 giorni che salgono a 1 anno in Sicilia, 227 giorni in Campania, 144 in Calabria, 124 in Puglia, 101 nel Lazio”. Sullo stato di salute delle imprese cooperative, il quadro tratteggiato da Gardini è a tinte cupe: “le imprese sono in affanno e costrette alla difesa. Sono provate dai rincari dell’energia e delle materie prime, dal mismatch (il mancato reperimento di figure professionali) e dalla contrazione dei consumi interni. Nei servizi solo 1 impresa su 2 riesce ad accedere al credito”, ha denunciato. E, ora che “l’inflazione sta calando e, come raccomanda il Governatore della Banca d’Italia Panetta, la Bce deve iniziare a tagliare il costo del denaro: basta tassa Lagarde”. Soffermandosi, in particolare, sul mercato del lavoro, Gardini si è si focalizzato sul “paradosso” dell’Italia dove crescono gli occupati ma restano stabili gli inattivi , un terzo della popolazione tra 15-64 anni. I Neet sono oltre 2,1 milioni. A marzo, le imprese hanno cercato oltre 400 mila professionali ma ne hanno trovato la metà”. Altro fronte caldo è il contrasto alle false cooperative: «Lo strumento della revisione è fondamentale per mantenere l’autenticità del modello cooperativo e il rispetto della mutualità. Vanno contrastate le false cooperative attraverso la riforma della vigilanza che è allo studio del Mimit. Così come vanno combattute le false imprese di ogni tipologia societaria: Spa, Srl, srl semplificate … che sfruttano 2.842.000 lavoratori in un contesto di diffusa irregolarità fiscale e contributiva. Una condizione che viola la dignità delle persone». (Red.Diar.)
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