Anceferr, associazione che rappresenta 83 imprese di lavori nel settore ferroviario, per un giro di affari di filiera di 5 miliardi e 20mila lavoratori, ha festeggiato ieri i 12 anni di attività con un convegno dedicato ai «cantieri in marcia», dove ha chiesto – per voce del presidente Vito Miceli – collaborazione al principale committente RFI su sicurezza e programmazione dei lavori e ascolto alla politica. «Siamo imprese competenti e responsabili» e il settore ferroviario è al centro dello sviluppo, ma ora vanno affrontati i nodi concreti sul tavolo individuando soluzioni, ha detto Miceli. Alcuni di questi nodi: il perimetro delle coperture assicurative della «decennale postuma», le compensazioni degli extracosti ferme per il primo e secondo semestre 2021 (qui la stoccata è al MIT), la richiesta di revisione da parte di RFI delle griglie poste a base dell’offerta tecnica in gara, forti semplificazioni (da codificare in un protocollo) per gli appalti inferiori al miliardo e, sul fronte della sicurezza, la proposta di aumentare le ore di interruzione della circolazione dei treni, obbligatoria per consentire l’esecuzione dei numerosi e complessi interventi di adeguamento e messa in sicurezza dell’infrastruttura. Nei giorni prossimi Miceli attende risposte.
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