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A TRENTA ANNI DALLA LEGGE GALLI
Un paper di Utilitalia ricorda come l’Italia sia ancora divisa in due: gestioni efficienti contro piccoli in-house che servono più di metà della popolazione. Oltre 1.500 comuni hanno almeno un servizio di acquedotto, fognatura o depurazione gestito in economia. La regolazione di ARERA ha prodotto un balzo del 227% degli investimenti in dieci anni: mentre le società quotate in borsa investono 60 euro per abitante, le gestioni dirette si fermano a 8. I grandi gruppi contano su una finestra concessa dalla Ue per allargare il perimetro “orizzontale” e “verticale” senza gare – di Giorgio Santilli
PARLA IL SEGRETARIO DELLA FILCA-CISL
Serve una politica industriale che aiuti il settore a superare il gap tecnologico e di produttività: vanno create grandi banche dati nazionali che diano informazioni sui progetti avviati e sui loro rendimenti. Il Superbonus andava applicato solo alle periferie che oggi sono la priorità assoluta per aumentare l’attrattività delle nostre città: servono piani che mettano insieme incentivi ai privati, intervento pubblico e un sistema di monitoraggio che ci consenta di misurare le politiche evitando che ognuno se la canti liberamente – di Giorgio Santilli
ECONOMIA CIRCOLARE
Il basso tasso di circolarità non solo ritarda la transizione green dell’edilizia ma crea anche un’emergenza di saturazione degli impianti di stoccaggio che rischia di bloccare l’intera filiera: l’allarme in uno studio dei produttori di aggregati riciclati di ANPAR (Assoambiente) e dell’associazione demolizione ed economia circolare nelle costruzioni NADECO. Settori di sbocco potenziale sono ferroviario, stradale e aeroportuale. Servono incentivi e linee guida per favorire il riutilizzo. Pesano sul settore i decreti end of waste e sui criteri ambientali minimi (CAM) – di Giorgio Santilli
SEMPRE PIU' STALLO
Nessuna decisione ancora da parte del Governo ma prime aperture sulla possibilità di far rientrare nel Recovery i Piani urbani integrati (che valgono 2,5 miliardi). Fitto propone però una norma nel decreto-legge di novembre che imponga un impegno scritto ai sindaci (o ai dirigenti o ai RUP?) sul rispetto dei tempi concordati con Bruxelles. Il rischio della fuga dalla firma. Decaro (ANCI) esuIta. I tempi per definire un piano certo da proporre a Bruxelles si allungano ancora quando dovremmo avere già definito le modifiche al Piano per ricominciare a correre – di Giorgio Santilli
IL BILANCIO DEL DECENNALE
Il presidente Zaccheo dovrà definire un ruolo che punta a collegare le infrastrutture a servizi efficienti per un ritorno in termini di sviluppo. II convegno ART ha segnato la giornata dell’orgoglio della regolazione, non solo nei trasporti: ampie convergenze e collaborazione con Antitrust e ANAC a sostegno dei processi di liberalizzazione, a difesa del mercato e dell’utente, per l’accesso equo alle infrastrutture, la riduzione della spesa pubblica e una crescita della sua qualità. Gentiloni: l’Italia non può permettersi di perdere il treno del PNRR – di Giorgio Santilli
INTERVENTO
di Luigi Donato
Il comma 3 dell’articolo 106 deriva da una sperimentazione di gestione digitale fatta da Bankitalia, GdF e IVASS con CeTIF, SIA e Replay su 350 casi: ridotte le frodi del 30% e i costi fra 10 e 50%. Circolari e suggerimenti alle stazioni appaltanti su come usare le norme di legge per centrare l’obiettivo di una maggiore tutela. Per garantire una buona applicazione serve però ancora la forte collaborazione fra le Autorità (Bankitalia, Antitrust, ANAC e IVASS) che già nel 2020 portò a un documento comune di sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni
CORTE DI CASSAZIONE
La sentenza 27769 afferma che le retribuzioni stabilite dalla contrattazione collettiva applicabili in forza di norme di rinvio contenute nel Codice 36 (in particolare, all’articolo 11 e all’articolo 119) sono il punto di partenza nella definizione dei costi ma possono essere disapplicate dal giudice e il trattamento retributivo sostituito con uno più congruo, che rispetti il principio di minimo fissato nell’articolo 36 della Costituzione: in particolare vanno rispettati i criteri di proporzionalità e sufficienza della retribuzione – di Gabriella Sparano
EFFETTO CODICE 36
I dati dell’Osservatorio ONSAI/CRESME di ottobre evidenziano un secondo fenomeno indotto dalle nuove regole oltre al crollo dell’85% del mercato nel terzo trimestre 2023: la quota di procedure informali sul totale è cresciuta nel periodo luglio-settembre dal 51% del 2022 al 74% del 2023. Le gare con procedura aperta erano il 45% un anno fa, hanno perso 33 punti percentuali – di Giorgio Santilli
CONGRESSO NAZIONALE
Intervengono molti politici (FDI, FI e M5S ma mancano Lega e PD) e tanti tecnici “amici”, ma si sentono poche voci della base RUP. Assenti i grandi sindacati, c’è solo un sindacatino autonomo. Zangrillo: ascolteremo le proposte sulla riorganizzazione della PA. Busìa: valutare i curriculum e misurare il merito, l’obiettivo è qualificare le stazioni appaltanti. Le proposte prioritarie restano la “patente del RUP” per professionalizzare la categoria e la partecipazione agli incentivi del 2% – di Giorgio Santilli
CODICE 36 E TESTO UNICO 81
il codice ha confermato, ma con una portata maggiore, la competenza e la responsabilità del RUP in materia di sicurezza e salute dei lavoratori secondo il decreto legislativo 81/2008. Il codice 36 e il testo unico 81 concordano nell’individuare nel RUP il responsabile dei lavori: fra gli altri compiti, verifica l’adempimento degli obblighi in capo al coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, effettua la notifica preliminare, mette a disposizione delle imprese concorrenti il piano sicurezza – di Gabriella Sparano