Una certezza, in realtà già acquisita e anche metabolizzata dai mercati, e ancora molti interrogativi. Se la decisione della Bce di procedere al primo taglio dei tassi di un quarto di punto – portando il tasso sui depositi dal 4 al 3,75%, quello sulle di riferimento dal 4,50 al 4,25 per cento e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50 per cento – dopo la lunga fase di rialzi partita da luglio 2022 fino a settembre 2023, ha pienamente rispettato le previsioni della vigilia, le domande su quello che avverrà nei prossimi mesi rimangono tutte, dal momento che l’Eurotower non ha scoperto le carte sulle mosse successive nel percorso dell’allentamento della politica monetaria. Ma, va detto, che anche questo approccio di estrema prudenza era previsto e messo in conto. E, infatti, le parole particolarmente attese pronunciate dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, sono state improntate alla massima cautela: “Ci saranno vari scossoni sulla strada”, ha detto.
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