Ha colpito molti, giustamente, l’abissale differenza dei numeri sui bandi di gara di luglio dati da ANCE-Infoplus (e riportati da La Stampa e dal «Diario dei nuovi appalti» il 28 agosto) e quelli dati dall’Autorità anticorruzione (riportati dal Sole 24 Ore il 3 settembre). Per avere un quadro più solido dovremo attendere il dato dell’Osservatorio CRESME, da anni il monitoraggio più completo e accurato del mercato degli appalti pubblici in Italia. Intanto, però, è possibile qualche spiegazione parziale che nasce dalla interlocuzione con i soggetti interessati.
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