ISTAT

Ad aprile sale ancora l’occupazione, sotto il 7% la disoccupazione ma giovani senza lavoro sempre a livelli record

In un quadro che complessivamente progredisce si registra una crescita ulteriore degli occupati di 84mila unità (+516 mila unità rispetto ad aprile 2023). Il tasso di disoccupazione degli under 25 rimane stabile allo stesso valore di marzo del 20,3%, mentre cala l’occupazione per i giovani compresi fra 25 e 34 anni: resta uno dei punti più critici, pesante il confronto con l’Europa. Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce del 3,0%, pari a una perdita di 55mila unità,  per entrambi i generi e in ogni classe d’età tranne per  i giovani tra 15 e 24 anni.- di Red.Diar.

Sale ancora, lievemente, l’occupazione, segnando un nuovo record, e scende la disoccupazione sotto la soglia del 7%, la più bassa da 15 anni. Sono sicuramente buone notizie quelle che arrivano dall’Istat con i dati provvisori del mese di aprile. Numeri positivi che, tuttavia,  che vengono offuscati, ancora una volta, dall’ombra della disoccupazione giovanile (15-24 anni) che rimane sempre a livelli elevatissimi e si conferma essere uno dei più gravi problemi del mercato del lavoro italiano. A maggior ragione se questa svetta anche a livello europeo. Ma anche i dati generali brillano un po’ meno nel confronto con l’Europa dal momento che il tasso dei senza lavoro rimane al di sopra di quello della zona euro  e dell’intera Unione europea.

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PARERE N.3425
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Il quesito nasceva dal fatto che la suddetta norma, introdotta dal Correttivo, non parla di “ribassi” proposti dal professionista, ma di “corrispettivi ridotti”. Il dicastero ha confermato che la riduzione potrebbe essere decisa direttamente dalla stazione appaltante.
COMUNICATO DEL 7 MAGGIO
di Gabriella Sparano
Perché non avviare, come per l’efficienza decisionale in materia di qualificazione, un monitoraggio per verificare l’effettiva corresponsione degli incentivi?
LA BOZZA DEL PROVVEDIMENTO
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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
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CONGIUNTURA
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