CONGIUNTURA

Ad aprile frena la produzione industriale nell’area euro, -0,1% mensile e -3% annuo. Nella UE +0,5% e -2%

Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…

Come ha rilevato l’Istat nei giorni scorsi, il dato di aprile segna il quindicesimo calo annuo consecutivo della produzione industriale italiana. Nell’area euro rispetto a marzo la produzione industriale è diminuita dello 0,4% per i beni intermedi ed è aumentata dello 0,4% per l’energia, dello 0,7% per i beni strumentali, dello 0,3% per i beni di consumo durevoli, del 3,4% per i beni di consumo non durevoli. Nella Ue è calata dello 0,2% per i beni intermedi, aumentata dello 0,3% per l’energia, dello 0,5% per i beni strumentali, dell’1% per i beni di consumo durevoli, del 3,9% per i beni di consumo non durevoli. Gli aumenti mensili più elevati, riferisce Eurostat,  si sono registrati in Danimarca (+10,4%), Grecia (+7,0%) e Polonia (+6,7%). Le diminuzioni maggiori sono state registrate in Lussemburgo (-6,7%), Lettonia (-4,9%) e Irlanda (-3,4%). Rispetto ad aprile 2023, la produzione industriale è diminuita del 2% per i beni intermedi, dell’1,1% per l’energia, del 5,3% per i beni strumentali, del 3,1% per i beni di consumo durevoli. E’ aumentata invece dello 0,7% per i beni di consumo non durevoli. Nella Ue la produzione industriale è diminuita dell’1,8% per i beni intermedi, dello 0,9% per l’energia, del 4,9% per i beni strumentali, del 2,1% per i beni di consumo durevoli mentre è aumentata del 2,9% per i beni di consumo non durevoli. Le maggiori diminuzioni annuali sono state registrate in Irlanda (-15,7%), Lettonia (-7,8%) e Finlandia (-6,8%). Gli aumenti più elevati si sono avuti  in Danimarca (+17,4%), Grecia (+10,8%) e Slovenia (+7,4%).

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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…