A ROMA IL FESTIVAL "CITTA' IN SCENA"

Abodi prepara un dossier dei luoghi urbani abbandonati. Russo: sulla rigenerazione ripartiamo dal vecchio testo

Il ministro dello Sport e dei Giovani dice che il governo ha capito l’importanza di sviluppare iniziative diffuse. Il relatore della legge sulla rigenerazione punta a fondere i testi presentati e a creare un quadro di regole e risorse certo e stabile nel tempo. Prato (Mecenate 90): le decine di progetti presentati dicono che la rigenerazione è qualcosa che sta accadendo già ora. Ma ANCE guarda alle misure necessarie: servono subito una politica nazionale e una legge che moltiplichino e rafforzino le esperienze che già ci sono. ISTAT: emergenze demografica e ambientale – di Giorgio Santilli

Andrea Abodi racconta le iniziative che dicono come, dopo il forte impatto emotivo nato da Caivano, sia alta anche nei palazzi romani la consapevolezza della necessità di una politica nazionale della rigenerazione urbana. I territori e gli amministratori locali non vanno lasciati soli. Il ministro dello Sport e dei Giovani annuncia un dossier, che sarà pronto a breve, sui luoghi urbani incompiuti e abbandonati che di quella politica da costruire potrebbe essere un tassello importante. Il relatore della legge sulla rigenerazione urbana per l’ottava commissione del Senato, Roberto Rosso (Forza Italia), racconta la complessità del lavoro parlamentare, con quattro disegni di legge e la necessità di “fare sintesi”, ma si sbilancia a dire che “si partirà dal testo della precedente legislatura, con le modifiche necessarie per tener conto delle cose intercorse nel frattempo”. E’ una buona notizia perché su quel testo, cui aveva lavorato l’ex ministro Giovannini e la stessa commissione Ambiente del Senato, si era trovato un faticoso accordo fra le forze politiche, mettendo da parte le posizioni di bandiera. Un punto di mediazione e di maturazione delle questioni contenute nel disegno di legge che non si può sprecare oggi, pur in presenza di una maggioranza diversa. Per Rosso è anche “fondamentale un quadro di norme stabile e finanziamenti pluriennali che diano certezze agli operatori che vogliono investire”.

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