LE CRITICITA' DELLA SICUREZZA

Fillea: nel 2023 aumentano gli ispettori sul lavoro ma non le ispezioni, nell’edilizia meno accessi dell’Inl e più irregolarità

Il sindacato degli edili della Cgil esamina il Rapporto sulle attività di tutela e vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel 2023 e mette a fuoco dati definiti anomali che vanno monitorati, a cominciare dal calo delle irregolarità in materia di orario di lavoro e di salute e sicurezza. Positivo il calo dei lavoratori in nero, segno che funziona il nuovo impianto contrattuale, a partire dal Durc di congruità. Non tornano invece i numeri, troppo esigui, sui lavoratori vittime di caporalato – di Red.Diar.

La buona notizia è che, nel 2023, finalmente aumenta, +19%, il numero degli ispettori sul lavoro con l’arrivo di 677 ispettori tecnici, grazie alle assunzioni avvenute dopo i primi concorsi programmati dall’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando. In questo modo, nello scorso anno il totale degli ispettori è salito a 4.768: di questi 3222 sono ispettori Inl, di cui 877 tecnici; 828 ispettori Inps; 200 ispettori Inail e 518 Carabinieri-tutela lavoro.  Ma i dati positivi sembrano finire qui perché se il PNRR – Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso – prevedeva di assumere circa 2000 nuovi ispettori per aumentare, entro il 2024, del 20%  le ispezioni complessive, questi obiettivi sono ancora lontani. A evidenziarlo è la Fillea Cgil che ha esaminato e scandagliato il Rapporto delle attività di tutela e vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel 2023. Un rapporto, puntualizza la sigla di categoria dei lavoratori edili, che non è rappresentativo dal punto di vista statistico, dal momento che le verifiche ispettive non sono svolte a campione, ma fornisce informazioni importanti, in particolare sull’incidenza delle diverse forme di irregolarità del lavoro, suddivise per settore Ateco e per Regioni.

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